Forte Malatesta

Opera fortificata per la protezione dei territori

Il Forte Malatesta è una delle architetture fortificate rinascimentali più importanti e spettacolari in Italia e uno dei siti monumentali più affascinanti della città. La splendida fortezza (recentemente restaurata), che porta la firma di Antonio da Sangallo il Giovane, è stata riaperta definitivamente nel novembre 2010.

Il forte, appena fuori dal centro storico, sorge a difesa della sponda sinistra del fiume Castellano: in epoca preromana e romana era un baluardo che sbarrava l’accesso al ponte. Distrutto e ricostruito più volte, nel 1349 Galeotto Malatesta, condottiero delle milizie ascolane nella guerra contro Fermo, provvide a rinforzarlo e divenne un tipico forte medievale che prese il nome di Forte Malatesta. Seguirono altre distruzioni, finché ai primi del ’500, nella fortezza in rovina, fu costruita una chiesa di forma dodecagonale dedicata a Santa Maria del Lago, ancora visibile nel corpo centrale della costruzione.

Fu però Antonio da San Gallo il Giovane nel 1543, su incarico di Papa Paolo III Farnese, a erigere su quello stesso sito un nuovo forte a forma di stella irregolare.

Nel 1828 il Forte fu restaurato e utilizzato fino al 1978 come carcere giudiziario.

Dal marzo 2014 ospita il Museo dell’Alto Medioevo che espone i preziosi corredi della necropoli longobarda di Castel Trosino (VI – VIII sec.). Tra i reperti più importanti si segnalano le tombe complete di una dama (gioielli, fibule, ecc.) e di un cavaliere (spada, scudo, finimenti del cavallo, ecc.)

Fonte

Musei civici Ascoli Piceno